Michele Ceolan
Mi capita spesso di guardare un oggetto e di perdere la concentrazione e di cominciare a vedere altro. Il più delle volte i miei pezzi nascono così. Succede che li sogno, poi li modifico e poi ritornano con una nuova immagine nella mente. Allora li fisso sulla mia Moleskine per averne una traccia. Non è mai definitiva. Ho un rapporto carnale con il legno: è desiderio, piacere, congiungimento, una sensazione fisica che prende forma, a volte violenta. Bruciarlo, tagliarlo con la motosega, colpirlo con catene o chiodi. Sentire sotto i polpastrelli quello che ti lascia la sua superficie, seta o asperità. Il tatto è fondamentale. L’odore. Il colore è una scommessa, un’emozione che esplode dentro di me per modificarne l’aspetto. Preferisco tinte forti, calde e pastose.
I often find myself staring at something. I let my mind wonder and something else is suddenly superimposed on the picture. This is how most of my pieces are born. Sometimes I dream them, the images then return to my mind and I draw them on my Moleskine notbook to pin them down. It’s never definitive.
I have a carnal relationship with wood, it’s greed, pleasure and physical sensation, which is almost violent at times. Burning, hacking it with a chainsaw, hitting it with nails and chains, I explore the surface with my fingertips, feeling the surface beneath my fingers, whether it is smooth or rough. The touch is important to me, as is the fragrance. The colours are vital to me, as they generate an emotion that rises inside and which allows me to modify the many aspects of the wood. Overall I prefer strong warm and mellow hues.
OXIDATION04
AZRAEL
SAN SEBASTIANO
Tatiana Puppo
Quello che mi guida è l’istinto, l’emozione… Prendo un pezzo di legno e la prima cosa che faccio è guardarlo, per capire dove si nasconde l’opera, per capire chi sono io là dentro. Osservo i difetti, accarezzo le crepe, le ferite, per catturare una sensazione che userò poi sul mio pezzo per raccontarlo, per raccontare la sua storia. Linee semplici, generose, morbide, sono quelle che sento più mie, quelle che creano il legame. Ora so cosa fare.
What drives me is instinct, the emotion. I take a piece of wood and the first thing I do is look at it, trying to figure out where the shape is hiding inside. I observe the defects, I feel the cracks and the scars, to capture a feeling that I will use to tell its story. Simple, generous, flowing lines are those that I feel for the most. These are the lines that create the bond between me and the wood.
UNBROKEN
METAMORPHOSIS
TWINS